Oggetti di oreficeria e parati liturgici realizzati con tessuti preziosi iniziano ad essere presenti nella sacrestia dell’Eremo del Monastero di Camaldoli con il priore generale Bonaventura da Fano ( 1315 – 1348 ) il quale richiama la comunità monastica camaldolese, legata ancora all’ideale romualdino di povertà, ad una maggiore dignità della suppellettili liturgiche. Attualmente i più antichi parati risalgono al sec. XVI ,realizzati in velluto fiorentino, per arrivare alle pianete di Gregorio XVI (sedit 1831-1846), già monaco camaldolese..